Forte Pozzi Alti sorge sulla destra orografica della Val Vermiglio. Posto a 1880 m di quota, dominava la strada di accesso al Tonale e il tratto di fronte fra i Monticelli e il Montozzo. Grazie alla sua posizione formava - insieme ai forti realizzati sul versante opposto della valle - una tenaglia a sbarramento del valico del Tonale.
La strada di accesso fu realizzata nel 1906, mentre il forte fu realizzato fra il 1908 e il 1912.
Il forte era un’opera compatta, dalla forma di un grosso parallelepipedo, con copertura corazzata. Munito di tre moderne cupole corazzate girevoli per obici e di un osservatorio in un’altra cupola girevole, era completato da due casematte corazzate, poste verso valle, per il combattimento ravvicinato.
Il fabbricato era perfettamente autosufficiente con locali per le segnalazioni ottiche, depositi per le provviste, per le munizioni e la legna, infermeria, alloggi, cucina, magazzini; poteva ospitare fino a 130 soldati.
L’armamento consisteva in 3 obici da 10 cm in cupola corazzata, 2 cannoni da 8 cm in casamatta corazzata e 15 mitragliatrici modello Schwarzlose; nel forte era dislocato il comando di artiglieria del settore del Tonale.
Il forte, completamente esposto all'azione di tiro nemica, venne messo fuori combattimento sin dai primi giorni del conflitto. Dopo il 1930 venne demolito per recuperarne il materiale ferroso.
Progetto di recupero
Nel dopoguerra il forte, già gravemente danneggiato dai bombardamenti, venne ridotto in stato di rudere dai recuperanti.
Il progetto di restauro, avviato nel 2008 dall’amministrazione comunale di Vermiglio grazie ad un finanziamento della Provincia autonoma di Trento, si è posto l’obiettivo di restituire la leggibilità al manufatto senza cancellare i segni della storia. Si è scelto quindi di non eliminare integralmente le macerie e di non ricostruire per lasciare intatto il fascino del rudere.
I lavori, avviati nel 2010, hanno portato alla ripulitura del fabbricato dalla vegetazione e alla messa in sicurezza di alcuni ambienti, per renderli accessibili al pubblico.
L’allestimento del forte è stato concepito come un museo all’aperto “Sulle tracce della Grande Guerra”: all’esterno sono stati collocati segnaletica e pannelli didattico-informativi; all’interno del forte alcune sagome di soldati ritagliate in acciaio Corten danno le indicazioni sul percorso; una tavola di orientamento panoramico fa cogliere il rapporto tra il forte, il paesaggio e le altre architetture militari presenti sul territorio.
Come raggiungerlo
Percorrendo la strada del Tonale, si passa il paese di Vermiglio per arrivare alla frazione di Velon; sulla destra si prende una mulattiera che dopo circa otto chilometri, conduce ad un bivio: la strada sulla destra porta al parcheggio e ai ruderi del forte, il sentiero sulla sinistra percorre la val di Stavèl e porta al rifugio Denza alla Presanella.