Realizzato alle pendici del monte Nozzolo, a quota 1054 m sulla sinistra orografica del fiume Chiese, era il più moderno nonché il più meridionale dei forti dello sbarramento di Lardaro.
Realizzato tra il 1909 ed il 1915, la sua posizione ne faceva un forte di collegamento tra le difese austro-ungariche di quella valle e quelle dell’Alto Garda.
Era suddiviso in tre nuclei: la casamatta principale per gli alloggi della guarnigione, il blocco della batteria degli obici e un grosso cofano in calcestruzzo quale postazione per il combattimento. La caserma e la scuderia erano ospitate in due edifici separati, poste in un avvallamento. Era armato con 4 obici da 10 cm, 2 cannoni a tiro rapido da 6 cm e 19 mitragliatrici; i riflettori erano alimentati da un generatore elettrico.
Durante la Grande Guerra fu bombardato dalle artiglierie italiane senza però riportare gravi danni. Fu demolito dai recuperanti alla fine del conflitto per recuperarne il ferro.
Come raggiungerlo
Il forte è proprietà privata. Della struttura rimangono alcuni ruderi, attorno ai quali è possibile passeggiare grazie ad un itinerario recentemente realizzato.