La tagliata era costituita da una serie di appostamenti difensivi che partendo da quota 170 metri giungevano sino al livello del lago; il suo scopo era quello di sbarrare la strada a chi scendeva dalla val di Ledro.
Inizialmente non era che un fortino parzialmente scoperto e armato di alcuni cannoni. Pare che all’origine il complesso fosse chiamato “forte Teodosio” per il ritrovamento di alcune monete dell’epoca dell’imperatore Teodosio avvenuto durante i primi scavi del forte costruito sul versante nord del rio Ponale nel 1860.
La struttura si sviluppò negli anni sino a divenire un complesso di opere distribuito su cinque livelli per uno sviluppo in roccia di circa un chilometro, collegato a postazioni d’artiglieria, ricoveri e vedette che si diramano dalle ultime tre gallerie dell'opera a risalire fino alla prima, verso Riva. Il tutto era collegato al "Defensionmauer", il muro di difesa costruito in località Sperone contro eventuali attacchi della fanteria italiana e armato con mitragliatrici.
Negli anni 1913-1914, il complesso della tagliata venne radicalmente ristrutturato parte in cemento con corazza e parte in roccia per renderlo idoneo a resistere agli effetti delle moderne artiglierie.
La progettazione e realizzazione delle opere fu affidata al generale del genio militare Anton Schiesser, esperto di tecnica delle fortificazioni, in seguito nominato comandante della piazzaforte di Riva.
L’armamento prevedeva 4 cannoni da 8 cm a tiro rapido, due fronte Riva e due fronte Torbole; due postazioni per mitragliatrice per la difesa vicina, tre fuciliere scudate e un osservatorio con riflettore.
Come raggiungerlo
Lungo la vecchia strada per la Val di Ledro.