Fu costruito nel 1916 a Bondo, in Valle del Chiese, per iniziativa del comandante austriaco Theodor Spiegel, allo scopo di raccogliere i caduti austro-ungarici del settore Adamello. Ospita 697 salme.
Fu incaricato della realizzazione il curato da campo padre Fabian Barcata, originario di Valfloriana, uomo dotato di una spiccata predisposizione artistica.
Il cimitero presenta una struttura architettonica monumentale, con una grandiosa scalinata d’ingresso. Venne realizzato con massi di granito della val Breguzzo e con blocchi di marmo bianco estratti a Trivena. Il colle fu rimboschito per difenderlo dai rumori della vicina strada e creare un ambiente che predispone al raccoglimento.
Il cimitero si compone di due parti: lo scalone d'accesso e il camposanto lungo la cima del dosso. Era anche prevista una cappella mortuaria sul colmo del colle. La scalinata si biforca in due bracci concentrici, ed è decorata da scritte e sculture. Domina la sommità una stele commemorativa con bassorilievi, su uno dei quali è raffigurato il colonnello Spiegel. Oltre lo scalone, il cimitero si sviluppa lungo una serie di aperture nel bosco dove i cippi sono collocati a gruppi.
La Provincia Autonoma di Trento ha provveduto al completo restauro dell’opera.