Forcella Magna

Forcella Magna l'obelisco di Malga Sorgazza MGR

Questo lungo e suggestivo itinerario svela il cuore del Lagorai, il gruppo montuoso meno antropizzato del Trentino. A guerra appena iniziata, il ritiro preventivo degli austriaci su posizioni facilmente difendibili permise agli italiani di occupare cima d'Asta e forcella Magna dove allestirono un punto di osservazione. La forcella divenne strategicamente importante nel 1916 al termine della offensiva austriaca di primavera: attorno a essa si venne a formare un villaggio militare del Battaglione Feltre, la mulattiera venne adattata al trasporto in quota dei cannoni da 149 mm.
Il percorso permette di incrociare numerose testimonianze della Prima guerra mondiale e di ricostruire il dislocamento delle truppe: gli italiani a forcella Magna e nel gruppo di Cima d'Asta-Rava, Passo 5 Croci e Val Campelle terra di nessuno, gli austriaci sulle cime a nord. Nel 1916 gli italiani si spinsero fino a conquistare il Cauriol; dopo la ritirata di Caporetto nel 1917 l’intero fronte venne abbandonato dall’esercito italiano.

Prima di intraprendere un’escursione invitiamo a verificare sempre le condizioni del tracciato da percorrere presso le Aziende di Promozione Turistica e sul sito della SAT Società Alpinisti Tridentini.

ITINERARIO
L'itinerario circolare parte da malga Sorgazza che si raggiunge dalla Valsugana prendendo – all'altezza di Strigno – la strada che porta a Pieve Tesino e successivamente quella per la val Malene che si risale per circa 9 km.
Una volta parcheggiato si imbocca il sentiero 327 che, superato un obelisco a memoria dei caduti del battaglione Valbrenta, porta in 20 min al bivio col sentiero 380 (1647 m). Si prende il sentiero 380 in direzione forcella Magna e passo 5 croci.
Il sentiero sale per ampi tornanti in un ambiente selvaggio e arriva in circa un'ora alla forcella Magna (2117 m) sulla quale si incrociano numerosi sentieri. Imboccando il 373 per il laghetto di forcella Magna si nota la trincea che segue il sentiero; numerose sono le testimonianze storiche in quest'area: trincee, caverne, postazioni.
Proseguendo lungo il sentiero 373 si superano le cime Lasteati – su cui è possibile salire in breve per visitare i resti di una postazione d'artiglieria –, Cengello, Tombola nera e Buse Tedesche.
In circa due ore si raggiunge la forcella delle Buse Tedesche a 2309 m. Da qui è possibile accorciare l'escursione, tornando direttamente a malga Sorgazza seguendo il sentiero 360, oppure proseguire lungo il 373 per forcella Orsera, forcella Segura, forcella Quarazza fino al lago di Costa Brunella, che si raggiunge in due ore di cammino. Tra forcella Orsera e forcella Segura è segnalato un tratto per “escursionisti esperti”, superabile con le adeguate cautele.
Il lago di Costa Brunella (2021 m) è un invaso naturale con diga e casa di servizio; da qui è possibile scendere in mezzo ai prati fino a quota 1800 m circa e poi rientrare a malga Sorgazza oltrepassando tratti di bosco e radure.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
L. Girotto, La lunga trincea 1915-1918: cronache della Grande Guerra dalla Valsugana alla Val di Fiemme, Rossato, Vicenza 2005
L. Girotto, G. Ielen (a cura di), 1915 -1918, Al fronte con Paolo Monelli, Catalogo della mostra fotografica, Borgo Valsugana 2008
R. Mezzacasa (a cura di), Angelo Manaresi, Ricordi di guerra 1915 – 1918, Ed. Nordpress, Chiari (BS), 2000.
L. Girotto, F. Gioppi (a cura di), Itinerari della Grande Guerra in Valsugana Orientale e Tesino, Comune di Borgo Valsugana 2007


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