Il Sentiero dei fiori e il Corno di Lagoscuro

Corno di Lagoscuro_passerella,sullo sfondo il Corno_MGR

L’ascensione al Corno di Lagoscuro offre le ambientazioni tipiche della guerra bianca in una delle zone più contese dagli eserciti austro-ungarico e italiano. L'itinerario percorre – con l'eccezione della Punta del Castellaccio – la linea italiana. Questa linea venne abbandonata a inizio ostilità; il 9 giugno i soldati italiani cercarono invano di riconquistarla in quello che viene ricordato come il primo combattimento su ghiacciaio; la posizione venne infine riconquistata dall'esercito regio nell'agosto 1915. Da allora gli alpini vi realizzarono le proprie difese con avamposti, posti di osservazione e ricoveri dislocati in luoghi scoscesi e quasi inaccessibili. Le difese del Castellaccio resistettero al violento attacco austriaco del 2 maggio 1916, quando le truppe imperiali risalirono la conca Presena fino al Gendarme dove per un giorno si alternarono combattimenti “aerei”, in conclusione favorevoli agli italiani. Altri sanguinosi scontri si registrarono poi nel maggio del 1918 quando gli italiani riuscirono a occupare la cresta dei Monticelli, subito però riconquistata dagli austriaci.

Prima di intraprendere un’escursione invitiamo a verificare sempre le condizioni del tracciato da percorrere presso le Aziende di Promozione Turistica e sul sito della SAT Società Alpinisti Tridentini.

ITINERARIO
L'itinerario segue il “Sentiero dei fiori”, itinerario attrezzato, reso percorribile grazie al lavoro della guida alpina Giovanni Faustinelli di Ponte di Legno. Relativamente facile e ben attrezzato si rivolge però, nella seconda parte, a escursionisti esperti dotati di attrezzatura di autoassicurazione e, in determinate situazioni, di ramponi per ghiaccio. Una verifica delle condizioni meteorologiche e della situazione nevosa è fortemente consigliata per comprendere in quali condizioni si troveranno i tratti attrezzati.
Lasciata l’auto al passo Tonale, si raggiunge passo Paradiso in telecabina o a piedi (vedi itinerario Dal passo Tonale al passo Paradiso). Da qui si sale al passo del Castellaccio (2963 metri) attraverso il segnavia 44 che si inerpica ripido su su un fondo accidentato. Il panorama si apre sulla conca di Ponte di Legno e val Narcancello e lungo il sentiero è possibile osservare numerosi resti di reticolati. Il percorso prosegue lungo il versante bresciano della cresta di Casamadre, su un itinerario attrezzato con iniziali passaggi esposti, corredo di tabelle esplicative e tratti aerei fino alla gigantesca sagoma del Gendarme di Casamadre. Un tempo lo si superava con spericolata una passerella sospesa che ora è stata ripristinata con ben diverse misure di sicurezza.
Il tracciato prosegue con gradini scavati nella roccia; aggirato il costone ovest del Corno di Lagoscuro, si giunge al bivacco Amici della montagna (3149 metri). In pochi minuti si può salire sulla cima che un tempo ospitava una postazione di artiglieria. Da qui si scende verso il ghiacciaio della Presena; in breve si giunge ad un bivio; si svolta a sinistra e si raggiunge il sentiero attrezzato per passo Paradiso. Si consiglia una piccola deviazione lungo il ramo destro che in 20 minuti porta al passo di Lagoscuro dove è possibile visitare i resti di un villaggio militare italiano. Tornati al bivio si scende il ghiacciaio del Presena lungo il sentiero attrezzato; il percorso presenta qualche salto su rocce molto levigate e va percorso con prudenza. Prima di raggiungere Capanna Presena e a seguire passo Paradiso, resta un piccolo tratto di ghiacciaio dove, in determinate situazioni, possono essere utili i ramponi.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
- Daniele Bertolini, La Prima Guerra Mondiale sui Monti del Tonale: storia, luoghi e itinerari, Comitato Forte Strino, Vermiglio (Trento), 2007.
- Heinz von Lichem, La Guerra in Montagna 1915-1918: Ortles, Adamello, Giudicarie, Athesia, Bolzano, 1991.
- Augusto Giovannini, Dalla Presanella al Cevedale: lungo i sentieri della Grande Guerra, Publilux, Trento, 1996.


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