Le trincee dello “Sbarramento di Fango” vennero apprestate dai comandi austriaci per costituire una seconda linea, robusta e detta di “resistenza”, che proseguiva poi in direzione dei crinali delle montagne e andava a raggiungere gli avamposti di Costabella e di Cima Bocche.
L'Associazione storica “Sul Fronte dei Ricordi”, che dagli anni '90 in maniera volontaria del recupero dei manufatti militari nella zona del comune di Moena, ha promosso anche la sistemazione del sistema di trincee presenti nella località di Fango.
Prima di intraprendere un’escursione invitiamo a verificare sempre le condizioni del tracciato da percorrere presso le Aziende di Promozione Turistica e sul sito della SAT Società Alpinisti Tridentini.
ITINERARIO
La località di Fango si trova a quota 1643 m, pochi km prima di Passo San Pellegrino: ai lati della strada che proviene da Moena ci sono buone possibilità di parcheggio.
Proprio a fianco della strada un pannello esplicativo riproduce i percorsi delle trincee e indica le principali “posizioni” ripristinate e rese visitabili. Il “campo trincerato A” si trova sul lato verso il torrente San Pellegrino e la catena di Cima Bocche (sulla destra per chi sale da Moena); il “campo trincerato B” si trova invece sul lato opposto, quello che sale verso la catena dei Monzoni.
La visita alle trincee e ai manufatti militari costituisce l'occasione per una piacevolissima escursione nella natura, in questo caso molto breve e alla portata di tutti; qui si propone la visita al “campo trincerato B” (1 ora circa).Bastano pochi metri di cammino in mezzo al bosco per incontrare significative testimonianze: un breve percorso ad anello permette la vista di trincee, sedimi di baracche, una postazione per fucilieri munita di scudo metallico e con feritoie, un rifugio antibombardamento scavato nel terreno e rinforzato con cemento armato; su di un grosso masso sono visibili scritte risalenti al 1915.
La breve escursione prosegue verso le trincee austriache di “prima linea”, segnalate a 35 minuti; il segnavia SAT 616 B “corre” in salita verso l' “Alta Via dei Monzoni Bruno Federspiel” mentre noi giriamo a destra e teniamo un sentiero sempre ben intuibile e segnalato da strisce blu sugli alberi (percorso forestale).
Le trincee di prima linea correvano circa un chilometro oltre Fango, verso est: la maggior parte di esse non sono oggi più visibili perché completamente interrate già negli anni 20, per rimettere a coltura i prati destinati alla produzione di foraggio; ma sono invece di grande interesse una galleria scavata nella roccia, percorribile se muniti di torcia elettrica, e una postazione blindata per mitragliatrice.
Il ritorno a Fango avviene scendendo in mezzo ai prati e ad alcune baite di montagna. Lo “sbarramento” di Fango non venne mai interessato direttamente dai combattimenti; la sua presenza fu però molto importante perché scoraggiò eventuali e ulteriori tentativi di sfondamento da parte delle truppe italiane.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Associazione Storica “Sul Fronte dei Ricordi”, Frammenti di storia: la Grande Guerra tra Moena, Passo San Pellegrino e Falcade, Area Grafica,Cavalese 2008