Sentiero della Pace 1° tratto: Tonale > Adamello

Corno di Lagoscuro_vista sulla Conca Presena e i laghetti di Passo Paradiso_MGR

Il Sentiero della Pace è un tracciato che collega i luoghi della Grande Guerra sul fronte del Trentino e si estende dal passo del Tonale alla Marmolada per una lunghezza di oltre 600 chilometri. Il percorso è contrassegnato da segnavia con una colomba. Nel box qui a fianco è disponibile una guida con la descrizione generica delle singole tappe che lo compongono.

Prima di intraprendere un’escursione invitiamo a verificare sempre le condizioni del tracciato da percorrere presso le Aziende di Promozione Turistica e sul sito della SAT Società Alpinisti Tridentini.

Il tratto qui proposto richiede due giorni di cammino su terreno d'alta montagna, tra il passo del Tonale e il gruppo dell’Adamello (possono essere necessari i ramponi).



Prima tappa | Passo Tonale - Rifugio Mandron Città di Trento

Si parte dal Passo del Tonale (1883 m), durante la guerra fronte italo-austriaco e oggi confine tra le province di Trento e di Brescia. Dopo aver visitato il Sacrario Militare, costruito nel 1936, si segue il sentiero SAT 281 “Alveo Presena” e si giunge al passo Paradiso (2.590 m), nei cui pressi si può visitare la Galleria della Guerra Bianca, esposizione multimediale dedicata all’esperienza dei soldati sulle montagne della Prima guerra mondiale, e il monumento della fratellanza di passo Presena. Costeggiando il maggiore dei laghi di Monticello, si prosegue verso il rifugio Capanna Presena (2.753 m, tel. +39 0463 808001, info@rifugiopresena.it).
Da qui il sentiero sale verso i 2.973 m del passo del Maroccaro, sede in tempo di guerra di un avamposto austro-ungarico e conquistato dagli alpini italiani nel maggio del 1918. A seconda delle condizioni possono essere necessari i ramponi. Dal passo del Maroccaro si scende al Lago Scuro e si giunge in 20 minuti al rifugio Mandron - Città di Trento (2.442 m,  tel. +39 0465 501193, www.sat.tn.it) dove si pernotta. A pochi minuti dal rifugio è possibile ammirare il lago di Mandrone.

Seconda tappa | Rifugio Mandron - Rifugio Carè Alto

La seconda giornata non presenta difficoltà tecniche ma è lunga e impegnativa.
Seguendo il sentiero 212 si arriva in pochi minuti al  Centro Studi Adamello "Julius Payer" (2.493 m), dove una mostra permanente che permette di conoscere l’Adamello, il più grande dei ghiacciai italiani (in questo tratto il Sentiero della Pace coincide con l'Itinerario naturalistico Virgilio Marchetti). Proseguendo si raggiunge in meno di due ore il rifugio Adamello Collini “al Bedole” (1.631 m, tel. +39 0465 501405) e poi per strada carrozzabile (8 km circa) il Ponte Maria (1.164 m).
Percorrendo il “Sentiero delle Cascate” si lambisce il Pian di Genova (1.108 m) e si prosegue fino ad incontrare il segnavia 215 che risale per la val Siniciagia, percorso durante la guerra da un’importante teleferica. Nei pressi di Malga Seniciaga Bassa (1.520 m) si notano i resti di un cimitero austriaco. Proseguendo si raggiunge Malga Seniciaga Alta (1.942 m), Baita Altar (2163 m, resti della stazione di teleferica militare) e Passo Altar (2.385 m) che immette nel versante della Vedretta di Niscli, ai piedi del Carè Alto.
Attraverso una ex strada militare si raggiunge il rifugio Carè Alto (2.459 m, tel. +39 0461 948080, www.carealto.it). Davanti al rifugio sono visibili resti di manufatti militari e una chiesetta in legno realizzata dai prigionieri russi impiegati durante la guerra in questo settore.

 


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