Cimiteri

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Durante la guerra si era manifestata la necessità di provvedere rapidamente e a volte sommariamente alla sepoltura dei caduti; spesso le salme vennero raccolte in cimiteri di guerra sparsi sul territorio, a ridosso dei luoghi di combattimento. 
Tali cimiteri, caratterizzati da insediamenti sparsi di croci, rispondevano ad una necessità pratica e rispecchiavano la pietà popolare. 
Al termine della guerra i cimiteri militari austro-ungarici ed italiani sul territorio regionale erano più di 1.000, di cui 900 in territorio trentino. Stime dell’epoca indicano la presenza di 300.000 caduti austro-ungarici e 30.000 italiani. 
Nel dopoguerra le salme furono, in genere, nuovamente esumate e raccolte in grandi cimiteri a loro modo monumentali.