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Il calendario digitale della Prima guerra mondiale

Nel maggio 2014 usciva la prima puntata di Grande Guerra +100. Il calendario digitale torna online sul portale Trentino Grande Guerra con un nuovo apparato di immagini e i contenuti originali curati da storici, narratori e artisti.


Il calendario digitale Grande Guerra +100 nasce nel 2014 per iniziativa del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento sotto la direzione scientifica di Gustavo Corni, allora ordinario di Storia Contemporanea, e il coinvolgimento di una squadra di storici, artisti, comunicatori e informatici.

In 56 puntate, pubblicate mese dopo mese, nel rispetto dell’andamento cronologico degli eventi, il calendario digitale ha seguito le vicende della Prima guerra mondiale presentando, a cento anni di distanza, i principali momenti bellici, i protagonisti e la gente comune, e affrontando i grandi temi: dall’economia alla cultura senza trascurare ovviamente gli aspetti militari.

Oggi il calendario digitale Grande Guerra +100 offre una grande raccolta di contenuti in italiano e inglese e si presenta come un utile strumento anche per la didattica della storia grazie alla semplicità della struttura e alla fruibilità dei singoli contenuti raccolti in puntate tematiche e organizzate temporalmente.

 

I contenuti

La puntata - Gli eventi storici sono narrati in ordine cronologico attraverso una serie di testi principali, scritti seguendo le regole della sintesi, della comprensione e della scorrevolezza pur non sacrificando la densità e ricchezza dei contenuti, curati con attenzione all’appropriatezza storiografica. Questi sono completati da una serie di altri contenuti testuali ma anche grafici e fotografici, per una stimolante narrazione a più livelli.

La tavola artistica - Ispirata da eventi, personaggi e curiosità, è realizzata con la tecnica del collage che richiama il Dadaismo e vuole proporre un nuovo tipo di narrativa. La storia esce dagli schemi tradizionali, dalle parole e dai fatti, prendendo colore e forma nei lavori dell’artista Adriano Siesser.

L’infografica - Strumento agile ed efficace, racconta la Grande Guerra sotto i suoi risvolti statistici e numerici. Le immagini e gli elementi grafici di cui si compone rendono più vivida la comprensione di dati quantitativi e sono a cura di Elisa Corni.

Le gallerie fotografiche - Realizzate con immagini tratte dall’archivio fotografico del Museo Storico Italiano della Guerra o da repertori fotografici coevi editi e inediti.

Le biografie e le testimonianze - Non solo numeri ed eventi, ma anche le persone e i loro racconti: dai grandi politici e generali, ai soldati comuni in trincea. Alcune sono vicine, come quelle dei profughi trentini, altre vengono dai fronti più remoti, per un racconto corale.

 

Credits

Il progetto originale, iniziato nel maggio 2014 e terminato nel dicembre 2018, è stato reso possibile grazie al finanziamento della Fondazione Caritro e ai fondi stanziati dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento.
Dal marzo 2015 il progetto ha ricevuto un finanziamento europeo nel quadro del programma “EACEA – European Citizenship”, ha visto coinvolte le Università di Cracovia, Innsbruck e Montpellier ed è diventato multilingua.
Il progetto ha ricevuto il patrocinio della Presidenza della Repubblica per il Centenario della Prima guerra mondiale 2014-2018.
Nel 2022 un finanziamento del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento ha permesso di rendere fruibili i contenuti sul portale Trentino Grande Guerra, in collaborazione con il Museo Storico Italiano della Guerra e con il supporto di un progetto di tirocinio attivato con il Master in Public & Digital History dell’Università di Modena e Reggio.

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Il gruppo di lavoro

Il progetto ha coinvolto una squadra di storici, artisti, comunicatori e informatici e questo ha permesso di affiancare a contenuti strettamente storici - scritture e immagini d’epoca - elementi di narrazione meno convenzionali: infografiche e rielaborazioni artistiche di eventi o protagonisti.

Gustavo Corni (1952), già professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Trento, dopo avere insegnato nelle università di Venezia, Chieti e Trieste, è studioso in particolare di storia della Germania nel Ventesimo secolo, ma anche delle dittature comparate e di aspetti relativi alla storia sociale ed economica europea nelle due guerre mondiali. Più volte borsista della Fondazione Alexander von Humboldt e nel 2008/2009 fellow del Freiburg Institute for Advanced Studies, ha fatto parte della Commissione che ha scritto la storia del ministero tedesco dell’agricoltura, pubblicata a Berlino nel 2020. Fra le pubblicazioni più recenti: Weimar. La Germania dal 1918 al 1933 (Carocci 2020), Storia della Germania. Da Bismarck a Merkel (nuova edizione ampliata Saggiatore 2017) e Breve storia del nazismo 1920-1945 (Il Mulino 2015). Ha in corso di pubblicazione una biografia di Guglielmo II Hohenzollern. Nel 2014 ha curato con Enzo Fimiani il Dizionario della Grande Guerra (Textus Edizioni).

Alessandro Salvador (1979) ha studiato storia presso le Università di Trieste e Trento, completando il Dottorato di Ricerca in quest’ultima nel 2010. Ha lavorato come collaboratore di ricerca in diverse istituzioni, tra cui le Università di Trento e Siena. Attualmente è docente di Storia della Germania nel XX secolo presso l’Università di Aberystwyth, in Galles. Tra gli interessi di ricerca più recenti vi sono la storia sociale dell’Italia occupata (1943-45) e la storia culturale della Repubblica di Weimar.

Alessandro Chebat (1985) ha studiato storia all’Università degli studi di Milano conseguendo la laurea triennale nel 2010 e poi a Trento dove ha conseguito la laurea magistrale in Scienze storiche e forme della memoria. I suoi principali campi di interesse sono la storia sociale e culturale tra il primo e il secondo conflitto mondiale e la storia politica dalla Resistenza alla fine della Prima repubblica. Ha collaborato con l’Università del Piemonte Orientale, con il Mart di Rovereto, con le case editrici Textus e Salerno e con diverse fondazioni culturali nell’ambito di attività riguardanti il centenario del primo conflitto mondiale. Attualmente è docente di scuola secondaria di primo grado.

Jacopo Calussi (1988), dottore di ricerca in Storia Contemporanea, è docente incaricato per i corsi di Storia della Radio e della Tv e di Storia Economica presso l’Università di Roma Tre. Ha studiato la storia sociale e politica d’Italia nella prima metà del XX secolo, concentrando le proprie ricerche sul collaborazionismo repubblicano e sull’economia del regime fascista. Ha pubblicato una monografia dal titolo Fascismo Repubblicano e violenza. Repressione e governo locale delle federazioni del PFR (1943-45) (Biblion 2021).

Anna Grillini (1987) è ricercatrice presso l’Istituto storico Italo-Germanico di Trento con un progetto sull'emigrazione trentina tra Otto e Novecento. Ha conseguito il dottorato all’Università degli Studi di Trento ed è stata borsista di ricerca all’Istituto storico germanico di Roma e all’Università di Padova. Tra le sue pubblicazioni: La guerra in testa. Esperienze e traumi di civili, profughi e soldati nel manicomio di Pergine Valsugana (1909-1924) (Il Mulino 2018).

Giuliano Casagrande (1989) si è interessato all'occupazione militare austro-tedesca in Sinistra Piave e Friuli (1917-18) con particolare attenzione alla propaganda e alla popolazione civile. Precedentemente ha lavorato sulla propaganda partigiana (1943-45). Attualmente è docente e si occupa di didattica innovativa.

Francesco Frizzera (1985) ha studiato all'Università di Trento. Nel 2016 ha conseguito il dottorato di ricerca con un progetto sui profughi trentini in Austria-Ungheria e in Italia durante la Prima guerra mondiale. Tra novembre 2016 e giugno 2020 è stato Wissenschaftlicher Mitarbeiter presso la Katholische Universität Eichstätt-Ingolstadt (Germania) con un progetto di ricerca sulle politiche alimentari e agricole in Germania (1914-1933), coordinato dal prof. Gustavo Corni, e  partner di ricerca del progetto Hunger draws the Map. Blockade and Food Shortages in Europe, 1914-1922 (Oxford University). Da gennaio 2019 è Direttore del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto.

Adriano Siesser (1987) si è formato presso le Accademie di Belle Arti di Bologna e di Venezia. Ha lavorato come assistente di ricerca all’Università degli Studi di Trento su alcuni progetti nel campo dell’interattività, delle nuove tecnologie e dell’educazione. Ha lavorato come mediatore al Mart, progettando e conducendo percorsi e attività didattiche nelle sale del museo e presso le scuole per l’Area Educazione. Ha lavorato per il Centro Zaffiria e per il Centro Alberto Manzi, dedicandosi all’educazione ai media, alla didattica e alla formazione di insegnanti ed operatori. Attualmente lavora ad Arte Sella, dove cura la progettazione e l’organizzazione di progetti e percorsi per le scuole. Con StudioBliquo realizza app e progetti digitali educativi.

Elisa Corni (1986) si laurea a Venezia e poi a Siena in Filosofia e Linguistica, per approdare poi al Master in Giornalismo Scientifico Digitale della SISSA di Trieste. Comunica a lavorare nel mondo della comunicazione e del giornalismo, utilizzando i diversi linguaggi possibili: il testo giornalistico, il video, l’audio e l’infografica. Dal 2014 si occupa di progetti di narrazione con le scuole e con gruppi di giovani, di comunicazione istituzionale, di turismo culturale e valorizzazione del patrimonio storico. È project manager di percorsi di edutainment e di creazione di comunità.

In occasione della messa online sul portale trentinograndeguerra i contenuti delle puntate sono stati revisionati e sono state create nuove gallerie fotografiche.
Si ringraziano per la collaborazione Elisa Corni e Gustavo Corni, Lorenzo De Marchi e GianLuca Gonzato (Master in Public & Digital History dell’Università di Modena e Reggio), Nicola Fontana, Anna Pisetti e Gianluca Serra (Museo Storico Italiano della Guerra).