Si trattava di un vero e proprio campo trincerato a difesa del capoluogo.
Il dosso, da sempre considerato baluardo alla città, fu riscoperto e riconsiderato dagli austriaci quale ottimo punto di osservazione su tutta la vallata.
Il sistema fortificato del Doss Trento, realizzato in fasi diverse, comprendeva batterie a cielo aperto fronte sud-est, fronte nord e fronte ovest; una polveriera fortificata, una stazione per piccioni viaggiatori ed una caserma detta “Casa Nobile”.
Armamento:
4 cannoni da 12 cm M 61(batteria nord), 2 cannoni da 9 cm M 75 (batteria ovest), 4 cannoni da 15 cm M 80 (batteria est), 2 cannoni da 9 cm M 75 (batteria sud-est).
Come raggiungerlo:
Si accede al Doss Trento dal sobborgo di Piedicastello per un breve tratto della statale che porta verso Brescia; al bivio con via Doss Trento procedere fino ad incontrare la strada che, in salita, conduce sulla sommità del dosso (cartello con l'indicazione "Museo delle truppe Alpine").