Monumento ai caduti di Malosco
Realizzato da Giorgio Wenter Marini nel 1925 presso il cimitero di Malosco, in Valle di Non, è dedicato agli irredentisti caduti nelle fila dell’Esercito italiano e a quanti furono “costretti a pugnare nelle fila dell’oppressore”, come recita l’epigrafe.
Il monumento consiste in una cappella, davanti a cui si protende un piccolo pronao; all’interno vi è un semplice altare di pietra sopra il quale una epigrafe ricorda i nomi dei caduti e una scena di crocifissione. La decorazione è a graffito.
Monumento ai caduti di Pinzolo
Il monumento, realizzato a partire da un progetto di Ettore Sottsass senior, ha la forma di un’edicola con quattro colonne che reggono una copertura tronco-piramidale fortemente sporgente. Fu inaugurato nel 1926.
Monumento ai caduti di Calceranica
Collocato di fronte alla chiesa di S. Ermete, a Calceranica, il monumento è costituito da un ciborio e da un blocco di pietra rossa sul quale sono incisi i nomi dei caduti. Venne realizzato dall’architetto Ettore Sottsass senior tra il 1922 ed il 1925.
Allegoria della Redenzione nel Municipio di Trento
Realizzato da Pino Casarini nel 1937 e inaugurato l’anno seguente, il ciclo pittorico della Redenzione, si trova nella Sala del Consiglio del Municipio di Trento a Palazzo Thun
È un’opera ispirata alla pittura italiana del Rinascimento; il tema è sviluppato in 4 parti: “Pensiero precursore del Risorgimento trentino ed azione”, “L’attesa e la preparazione”, “I Martiri e la Vittoria”, “L’impero”.
Monumento a Damiano Chiesa e Fabio Filzi a Rovereto
Situato ai piedi di Castel Veneto in Piazza del Podestà, il monumento riporta i nomi dei volontari della Vallagarina caduti nella Grande Guerra.
Fu progettato dall’architetto Giovanni Tiella, mentre i busti di marmo dei due irredentisti e l’aquila della Legione Trentina alla base sono opera di Alcide Ticò. La partitura marmorea fu realizzata dalla ditta lapicida di Onorato Scanagatta.
Monumento alla Madre a Isera
Il monumento, risalente alla metà degli anni ’20, era un tempo sito nella piazza della Chiesa di Santa Maria Assunta. Opera dell’architetto Adalberto Libera, oggi è collocato nel giardino esterno di Palazzo Libera, sede succursale del Museo Diocesano Tridentino.
Monumento a Silvio Vois a Taio
L’opera è collocata vicino alla chiesa parrocchiale di Taio, fu realizzata da Stefano Zuech nel 1922 ed è dedicata a Silvio Vois, volontario trentino arruolatosi nell’esercito italiano.
È composta da un basamento in pietra sul quale poggia il busto in bronzo del soldato. Il monumento fu patrocinato dalla Legione Trentina.
Monumento ai caduti di Commezzadura
Realizzato da Stefano Zuech nel 1927, è una stele in marmo bianco, in cui è inserita la figura di un angelo che nei tratti ricollega l’opera all’ambiente artistico della Secessione viennese.
Monumento ai caduti di Dimaro
L’opera richiama le forme gotiche della vicina chiesa di S. Lorenzo, nel rispetto dell’ambientazione alpestre del luogo.
Quattro colonne sorreggono una copertura acuta. Progettata nel 1922 da Giorgio Wenter Martini, corrisponde alle nuove linee di ricerca architettonica intrapresa dalla Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie, per l’adozione del tipo a edicola.
Monumento ai caduti di Calavino
Realizzato nel 1921 da Francesco Trentini, presenta un basamento in calcare rosa con i nomi dei caduti, che regge una stele bianca scolpita con figure dolenti.
Monumento ai caduti di Biacesa
Opera di Stefano Zuech del 1920, fu voluta dalla IV legione della Guardia di Finanza per ricordare i caduti in guerra delle Fiamme Gialle; si presenta come una lapide in pietra rossa che accoglie la fusione rappresentante la “Patria guerriera”, tema che Zuech elaborò anche in altre opere.
Lapide ai caduti Lipella e Pernici | Riva del Garda
Nel corso di un intervento di restauro realizzato da Giovanni Maroni nel centro di Riva del Garda (1919-1920) venne murata una lapide nel Palazzo dei Provveditori per ricordare i caduti Giovanni Lipella e Nino Pernici. In due piccole nicchie, ai lati della lapide dedicatoria, le teste dei due caduti modellate da Silvio Zaniboni (1896-1980).
Monumento ai caduti di Ziano
È un’edicola in pietra rosata a quattro colonne, all’interno della quale si trova una lastra in granito nero che riporta i nomi dei caduti. Il monumento fu realizzato da Giorgio Wenter Marini nel 1923.
Altare dedicato ai caduti di Villalagarina in S. Giobbe
Opera di Giovanni Tiella del 1959, è collocato all’interno di una delle tre nicchie del settecentesco Oratorio di San Giobbe. Sopra l’altare si trovano due lapidi in memoria dei caduti dei due conflitti mondiali.