La Campana dei Caduti venne realizzata nel 1924 col bronzo dei cannoni offerti dalle nazioni che avevano partecipato al primo conflitto mondiale. Venne fusa a Trento, battezzata col nome di “Maria Dolens” e inaugurata il 4 ottobre 1925 sul Castello di Rovereto a ricordo dei caduti della Grande Guerra.
Promotore dell’iniziativa fu Antonio Rossaro (1883-1952), sacerdote roveretano e irredentista, ideatore di numerose iniziative volte a creare una memoria collettiva della guerra appena conclusa.
Inizialmente collocata sul Bastione Malipiero del Castello di Rovereto, in breve tempo la Campana divenne simbolo di risonanza nazionale e internazionale, una delle più efficaci e intense icone della memoria pubblica.
La Campana venne rifusa nel 1939 e nel 1964. Benedetta in Piazza S. Pietro da Paolo VI il 4 novembre 1965, la Campana fu collocata sul Colle di Miravalle a Rovereto, nei pressi dell’Ossario di Castel Dante.
È la più grande Campana del mondo che suoni a distesa: alta 3,36 metri, ha un diametro di 3,21, pesa 226,39 quintali, cui vanno aggiunti il battaglio (6q) e il ceppo (103q).
Lo scultore Stefano Zuech ha realizzato le scene allegoriche relative alla guerra e alla celebrazione dei caduti che la fasciano.
Da novant’anni la Campana fa udire ogni sera i suoi rintocchi per ricordare i caduti di tutte le guerre, senza distinzioni di fede o di nazionalità, e per inviare il monito ai viventi: “Non più la guerra”.
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