Il monumento è posto sopra una cripta che raccoglie le salme di 8.076 caduti austro-ungarici. Nel 1972 il monumento subì uno spostamento verso nord e fu collocato di fronte all’ossario italiano situato dall’altra parte del viale. Sotto il monumento vi è una nuova cella ossario. Il 14 novembre 2010 si è concluso un importante lavoro di pulitura che ha riportato il monumento–ossario all’antico splendore.
La sua costruzione fu voluta dal comandante della Fortezza di Trento Oskar Guseck; fu realizzato dall’architetto viennese Rudolf Perco e inaugurato nel 1917. È a pianta quadrangolare (9 metri per 7), alto 10 metri, con un basamento in marmo rosso che ospita il primo ossario. Al di sopra, poggiato su sei piedi in pietra, un grande sarcofago ospita il secondo ossario.
Le decorazioni presenti sulle pareti laterali (figure allegoriche femminili, soldati morenti) sono opera dello scultore trentino Remo Stringari e di Josef Rauch. Di Stringari era anche il gruppo bronzeo (un’aquila imperiale che stringeva tra i suoi artigli le armi del nemico) che sormontava il sarcofago, ora scomparso.
Originariamente il sarcofago era racchiuso da un colonnato circolare di 28 colonne alte 5 metri, sormontato da un architrave. Quando, nel 1932, venne realizzato l’ossario per i caduti dell’esercito italiano, il monumento austro–ungarico venne trasferito nel cimitero militare austriaco, privato del colonnato e dell’aquila bronzea.