“Un territorio due fronti” è un progetto sovracomunale che coinvolge i Comuni di Mori, Brentonico, Ronzo-Chienis e Nago-Torbole.
Il progetto prevede il recupero di 36 chilometri di sentieri e siti storici della Prima guerra mondiale della Valle del Cameras. L’obiettivo è quello di creare una rete di collaborazione a scala territoriale tra i comuni e di realizzare dei percorsi di interesse culturale e didattico supportati da una rete di servizi offerti dalle diverse comunità.
Contesto territoriale
Il territorio della Valle del Cameras si sviluppa a partire dal fondovalle dei Comuni di Mori e Nago‐Torbole, fino ai versanti montani della Valle di Gresta, delle pendici del Monte Stivo (Comune di Ronzo‐Chienis) e del Monte Baldo (Comune di Brentonico).
Luogo di notevole valenza naturale e paesaggistica, si compone di un mosaico ambientale vario ed articolato che comprende il Sito di Interesse Comunitario Monte Baldo (ed il costituendo Parco Naturale), il Biotopo del Lago di Loppio ed il Parco Agricolo della Valle di Gresta (orto biologico del Trentino).
Questo territorio, caratterizzato da un paesaggio antropico terrazzato, venne interessato dalla costruzione di un intreccio di sentieri, strade forestali e mulattiere già nell’anno 1914, quando l’esercito austro‐ungarico cominciò a costruire la Tiroler Widerstandslinie, la linea di resistenza tirolese.
La prima linea austro‐ungarica correva dalla piana di Rovereto al Monte Faè, proseguiva sul caposaldo del Nagià Grom, per scendere gradatamente verso Passo San Giovanni a Nago. Altri capisaldi erano S. Anna, S. Giustina e Monte Garda. Della seconda linea facevano parte il monte Biaena ed il monte Creino.
Sul versante opposto l’esercito italiano, entrato in guerra nel 1915, aveva occupato prima la dorsale dell’Altissimo di Nago per poi scendere fino a quota 500 m. a Besagno e Castione. Dopo una breve avanzata, nel 1916 gli italiani si posizionarono stabilmente sulla linea che congiungeva Besagno, Monte Giovo, Castione, Doss Morzenti, Doss Alto di Castione, Doss Casina e Doss Alto di Nago.
I due versanti della valle vennero trasformati attraverso la costruzione di trincee, postazioni per mitragliatrice, caverne per artiglieria, baraccamenti per soldati, depositi e teleferiche. Nel corso degli anni questi manufatti hanno subito un lento ma inesorabile processo di ri‐naturalizzazione.
Oltre che da tratti di sentieri e mulattiere militari ancora percorribili, il territorio è attraversato dal Sentiero della Pace e da una folta rete di altri sentieri.
Finalità del progetto
Il recupero della memoria storica della Grande Guerra viene proposto attraverso la creazione di percorsi escursionistici o ciclabili che si snodano lungo i tratti di trincee o i sentieri militari.
Il progetto prevede la riorganizzazione della sentieristica esistente in due grandi anelli disposti a quote differenti, percorribili anche a singoli tratti, sulla base di tempistiche e gradi di difficoltà diversi.
I percorsi si snodano in gran parte sul Sentiero della Pace e lungo tratti di sentieri SAT, altri lungo sentieri aperti grazie al lavoro di volontari e piccoli tratti di percorsi in trincea aperti ex novo.
Il circuito, con la sua particolare conformazione ad anello, si presenta come una nuova diramazione del Sentiero della Pace ed integra l’ampio territorio della Valle del Cameras.
Il tracciato prevede il passaggio da luoghi di forte valenza simbolica come il Doss Alto di Nago, luogo di combattimento dei volontari cecoslovacchi nei reparti dell’esercito italiano, meta di visite ufficiali
e di comitive; il monte S. Giustina e il Nagià Grom, frequentato da molte scuole e visitato annualmente dalla Croce Nera Austriaca che ha predisposto il restauro della croce in ferro presente sul sito.
La scelta di includere nel percorso i centri abitati permette di organizzare una rete volta a ottimizzare la fruizione delle risorse locali e del territorio, utilizzando i piccoli paesi di versante come punti di partenza per il visitatore e luoghi di sosta privilegiati.
I soggetti coinvolti
Allo scopo di unire le forze e proporre una regia unitaria è stata istituita l’Associazione “Un territorio due fronti”. Le amministrazioni comunali direttamente coinvolte nel progetto sono quelle di Mori, Ronzo‐Chienis, Nago/Torbole e Brentonico.
Il mondo associazionistico ed il mondo del volontariato sono soggetti fondamentali per lo sviluppo e la realizzazione del progetto: ANA Mori, ANA Nago, Associazione Castel Frassem Nomesino, SAT, associazioni austriache, gruppi di ragazzi e più in generale tutte le associazioni che negli anni hanno attuato il recupero delle linee trincerate e le associazioni interessate alla collaborazione sia in campo pratico che teorico.
La Fondazione Museo storico del Trentino ed il Museo Storico Italiano della Guerra sono stati coinvolti allo scopo di supportare il progetto con una solida base di conoscenza storica delle vicende belliche trentine e per il coordinamento delle attività culturali a scopo didattico e divulgativo pensate in ottica interdisciplinare.
La collaborazione con il Servizio Conservazione alla Natura e Valorizzazione Ambientale della PAT si sta concretizzando nel supporto tecnico e cartografico e nella realizzazione di tratti di sentieri.
Informazioni:
Progetto “1 territorio 2 fronti”
0464 918355
unterritorioduefronti@gmail.com