Tavola

L'Italia entra in guerra

“Viva Trento e Trieste, Viva la guerra”: furono queste le parole pronunciate dalla folla accorsa il 5 maggio 1915 al termine del discorso di Gabriele D'Annunzio (1863-1938) a Quarto. Il Vate scelse il giorno dell'inaugurazione del monumento alla spedizione dei Mille per tenere il proprio comizio: un trionfo di retorica populista e nazionalista, dove il poeta pescarese invitava l'Italia a scendere in guerra al fianco della Triplice Intesa. Il discorso conteneva tutti gli elementi tipici del pensiero interventista di D'Annunzio: l'atteggiamento ottimistico, il culto della personalità, una ricca oratoria, l'ostentazione della fisicità, il gusto per l'azione, una personale interpretazione del superuomo  nietzschiano. Tre settimane più tardi l'Italia sarebbe entrata in guerra.